C’è un famoso aneddoto su un architetto che aveva progettato una grande biblioteca, all’inaugurazione c’erano tutti: il Sindaco, il Direttore e anche la banda che suonò l’inno nazionale. Tutto perfetto, la biblioteca era bellissima. Ma ancora prima che la polvere potesse accumularsi negli angoli più bui e sui libri meno sfogliati , l’edificio cominciò a sprofondare. Centimetro dopo centimetro finché fu necessario abbatterla.
L’architetto s’era scordato di tenere conto del peso dei libri.
Ma quanto pesano i libri?
Va bene è solo un gioco, una scusa per rispondere ad una domanda: i libri cambiano la vita? Hanno cambiato la vostra vita? Il loro peso specifico, il peso delle parole, delle storie, hanno sbilanciato i vostri giorni verso la sponda della felicità, della speranza? O dove?
Sono pochissimi i libri che ti cambiano la vita, vero? Ti aprono porte che non pensavi esistessero, ti liberano da catene invisibili ma pesanti. Poi ci sono certi libri che sembrano non finire mai, nemmeno dopo aver letto l’ultima pagina. Sono libri magici, fioriscono di nuove pagine, le tue pagine. Allora quando pensiamo alla nostra vita, se la progettiamo e poi costruiamo – piano dopo piano – non dobbiamo certo dimenticarci il peso dei libri. In definitiva non dobbiamo dimenticarci di noi. Nemmeno una pagina. Né l’indice né la postfazione.
Mi raccomando.
Alessandro Carofano