La sua storia ha fatto il giro del mondo. In Italia ha riempito le pagine del Vernerdì di Repubblica e Il Libraio.
Aprire una libreria è assai difficile, molti di voi lo sanno bene, aprirla a Baghdad crediamo sia leggermente più complicato.
La culla di una delle civiltà più antiche della storia oggi è una terra di conflitti e tensioni. Uno stato dai confini indefiniti, sfreggiati dal fantomatico Stato Islamico. Vicini di casa come Iran e Siria che non aiutano alla stabilità del paese.
Non trovano pace i poveri iracheni che però non si abbandonano all’idea di una guerra perenne. Hanno voglia di vita, di lavoro, di normalità
In una stradina della capitale (Mutanabbi Street) una 28enne, laureta in ingegneria ha deciso di avverare il suo sogno.
La giovane Baraa Al Bayati ha approfittato del fermento culturale che sta colorando la parte vecchia della città.
Una libreria dinamica quella di Baraa, infatti, ha annunciato anche la consegna di libri a domicilio.
Una libreria non potrà cambiare le sorti di un paese, ma sono queste rivoluzioni piccoline che cambiano pezzi di mondo,
salvano la vita, ci fanno restare umani.
Vi consigliamo questa bellissima intervista.